Le spazzolate energiche, l’esposizione al calore del phon e della piastra, il contatto con sostanze chimiche contenute in colorazioni e permanenti, l’esposizione all’inquinamento e al sole intaccano la superficie capillare, sollevando e danneggiando le squamette di rivestimento della fibra.
La superficie poco uniforme del capello non è più in grado di riflettere la luce e la chioma perde lucentezza. Il problema riguarda tutti i tipi di capigliatura, ma è particolarmente sentito da quelle lunghe. Si calcola infatti che un capello che arriva alle spalle ha circa tre anni di vita durante i quali ha subito più di tremila spazzolate e centinaia di messa in piega.
La brillantezza delle chiome dipende anche da piccole attenzioni adottate al momento del lavaggio e dell’asciugatura. Quando usate il balsamo o la maschera evitate di strofinare i capelli. Meglio applicare il prodotto ciocca per ciocca, facendo scivolare le dita dalla radice alle punte per aiutare le squamette a chiudersi. Il risciacquo deve essere accurato per eliminare qualsiasi residuo di balsamo e di maschera, che può rendere opaca la chioma. Un ultimo risciacquo con acqua fredda aiuta a richiudere le squamette che rivestono il capello; perfetta l’aggiunta di mezzo bicchiere di aceto di mele, che ha un’ottima azione illuminante.
Non strofinate i capelli per non danneggiare le squame di rivestimento: meglio tamponarli piano con una salvietta in microfibra, che assorbe facilmente l’acqua, facendola scivolare dall’alto verso il basso della testa. Per pettinare i capelli sia da bagnati che da asciutti usare la spazzola al posto del pettine per meglio lisciarne la superficie.
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